Un invito a sentirsi ViVi, attraverso l'arte e il vino
VINO X ARTE
22 APRILE - 9 MAGGIO 2010 NARNI - PIAZZA DEI PRIORI
L’idea di accostare opere d’arte e bottiglie di vino poggia inesorabilmente su un paradigma centrale dell’epoca contemporanea: la ricerca della felicità, intesa come esperienza di benessere.
Come lo spirito e l’immaginazione godono nella contemplazione delle visioni di un artista, così i sensi si lasciano inebriare dal piacere di una buona bevuta. E in tutte e due le azioni, del guardare e del bere, l’ego si affievolisce, fin quasi ad annullarsi, per provare a lasciarsi andare agli sguardi di un altro (nel caso dell’arte) o ad altri più morbidi stati di coscienza (nel caso del vino).
L’arte e il vino racchiudono entrambi una natura materiale e un potere spirituale: la magia della trasformazione. Arte e vino non sono esclusivamente materia e colore, ma luminosità e metamorfosi e allusione a mondi sottili. Ecco perché, se non si esagera, i freni inibitori lentamente si sciolgono, la nostra maschera quotidiana si stempera in pose più libere che possono farci ricordare l’appartenenza ad una comune specie: le differenze si attenuano, è l’ebbrezza della com-passione. Se invece si esagera con grossolanità, nessuna compassione ma solo proiezioni scomposte del proprio ego che ci conducono inevitabilmente ad una incoscienza priva di alcuna suggestione.
Vino x arte non è solo uno dei tanti esempi del nuovo “marketing esperienziale” in cui offrendo un prodotto o servizio al consumatore si offre una vera e propria esperienza, ma è un luogo in cui ci si incontra, in cui si ha modo di riscoprire, se si vuole, il legame della convivialità. Quella che qui si propone è dunque fondamentalmente un’esperienza che parte dalla centralità dei sensi di ognuno di noi per poi allargare le prospettive e incontrare gli altri. Dal semplice assaggio alla più complessa degustazione, sicuramente una sosta che merita la nostra attenzione e il nostro tempo, per dedicarci un po’ a noi stessi. (Monica Petronio)
"Non sempre ci accorgiamo di essere vivi.
A volte preferiamo farci rappresentare come tali.
Spesso siamo vivi, ma facciamo finta di nulla.
Apprezzare la moltitudine culturale e sociale, che ci circonda, significa essere vivi.
Cercare di condividere esperienze e piaceri è essere vivi.
L'occasione di allestire una piccola galleria, per soffermarci, e per vedere che nell'arte possiamo capire molto di più della vita reale, vuol dire essere vivi.
Ritrovare l'essenza delle colture e della nostra terra significa essere vivi.
Far parlare il vino e la passione di chi lo realizza è essere vivi.
Scoprire i mondi che ci sono intorno a noi, attraverso l'arte, vuole dire essere vivi.
La pittura si può soffermare a indagare i nostri modi di essere vivi.
I video ci rappresentano sequenze di come possiamo dimostrarci vivi.
Degustare i prodotti di un territorio è essere vivi.
Vivi vuole iniziare a essere uno stato presente, un'esortazione, un'escalmazione e una scelta di vita.
Vivi, non nel senso biologico, ma nel concetto culturale, affettivo, legato alla curiosità e al diritto alla creatività.
Vivi è un evento in un luogo.
“Vino X arte” è il luogo"
Il vino legato al territorio della provincia di Terni e all'Umbria si presenta come arte nell'incontro con l'arte stessa. La Strada dei Vini etrusco romana e il punto di partenza, con le sue cantine, l'Umbria il punto di diramazione, e per ora di arrivo. (Gianni Di Mattia)