Arte, Religione e Politica

Le tre principali espressioni delle culture e delle civiltà umane saranno per la prima volta rappresentate in un'unica esposizione, che vedrà la partecipazione di numerosi artisti provenienti da tutti e cinque i continenti con un’introduzione storica, concentrata nella prima sala, sulle radici cristiane dell’arte contemporanea occidentale affidata ad opere di Joseph Beuys, Dan Flavin, Lucio Fontana, Yves Klein, Hermann Nitsch e Antoni Tàpies.
Nelle sale successive un interessante ed eterogeneo gruppo di artisti di culture lontane dalla nostra, Art Orienté Objet (Benoît Mangin e Marion Laval-Jeantet), Josè Bedia, Sonia Boyce, Frederic Bruly Bouabrè, Mestre Didi, Charo Oquet, Kazuo Shiraga, Cyprien Tokoudagba e alcuni esponenti dell’arte aborigena australiana (tra i quali i Warlukurlangu), porterà al PAC una selezione di lavori, alcuni dei quali molto spettacolari, che consentiranno al pubblico di indagare il senso del problematico rapporto tra arte, religione e politica.
La mostra, come di consueto, sarà accompagnata da un fitto programma di attività didattiche per bambini e ragazzi, visite guidate per il pubblico e le scuole. Si terranno inoltre, legati alle tematiche della mostra, concerti di musica contemporanea, conferenze e serate di letture. E' disponibile la scheda tecnica della mostra.

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